Roberto Roncella
Valutazione della tesi di laurea magistrale

Nota importante
Queste mie riflessioni hanno lo scopo di aiutare gli studenti a capire come viene valutata la loro attività e come si viene a formare il voto finale. Non hanno invece alcun valore "giuridico", e per quanta attenzione io abbia fatto nel cercare di interpretare e spiegare correttamente le regole che il consiglio del corso ha fissato, potrebbero comunque contenere errori oppure non essere aggiornate alle ultime decisioni prese.


La prova finale
L'esame finale, che si svolge alcuni giorni prima della sessione di laurea, consiste nell'esposizione del lavoro di tesi, con l'ausilio della proiezione di trasparenze, per un tempo di circa 25 minuti, a cui segue la discussione, in cui lo studente risponde alle domande della commissione.
La commissione è composta dal relatore e da altri 5 membri. Alla fine dell'esame, dopo aver congedato lo studente, ogni membro della commissione propone una sua valutazione, sulla base di una griglia fissata.


La valutazione

Il relatore ha a disposizione 30 punti e ogni commissario 10 (divisi su 5 voci). Dei 5 voti dei commissari si scartano il peggiore e il migliore e si sommano i 3 rimasti. Si ottengono due voti in trentesimi, R e C, che si combinano in un unico voto T, pesando quello R del relatore e quello C della commissione, ciascuno per il 50%.


Come si calcola il voto finale
Nel voto finale V, oltre al voto T della tesi, entra la media pesata M sui 102 crediti con esame, sostenuti durante il biennio. Il tutto viene combinato secondo la relazione
V =
3,4M + 0,6T
seguita da arrotondamento matematico.
Per avere
110, M deve essere maggiore o uguale a 27. Per la lode, M deve essere maggiore o uguale a 28 e V deve essere maggiore o uguale a 113.
Nel caso in cui il numero di crediti degli esami con voto sia per qualche motivo X diverso da 102, i coefficienti della combinazione lineare che dà V diventano rispettivamente
4X/(X + 18) e 72/(X + 18)


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